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Le farfalle e la loro flora

Per accoppiarsi e riprodursi una femmina di farfalla rilascia nell’aria dei feromoni, ossia delle sostanze chimiche che permettono al maschio di ritrovarla anche a chilometri di distanza. Vi sarà già capitato di vedere due farfalle che volteggiano l’una attorno all’altra, ebbene si tratta di un maschio e di una femmina che si stanno corteggiano. Quando l’accoppiamento è avvenuto, la femmina depone le sue uova, che a dipendenza della specie possono essere da 25 fino a 10'000. Le uova le fissa su quella che viene definita una pianta nutrice, ossia una pianta le cui foglie serviranno da cibo ai suoi bruchi. Da notare che i bruchi di molte specie di farfalle si nutrono solo di poche varietà di piante.

Il periodo d’incubazione delle uova varia da pochi giorni a 2 – 3 settimane a seconda della specie. Durante questa fase molte delle uova finiscono in pasto ad altri animali. Dalle uova nascono poi i bruchi. Prima di prendere le sembianze di una farfalla questo insetto subisce infatti varie metamorfosi. Il bruco è lo stadio in cui la futura farfalla si alimenta maggiormente.
In alcune specie, delle famiglie dei Saturnidi e dei Lasiocampidi, è addirittura l'unico stadio in cui questo insetto si nutre! Le falene di questi lepidotteri quindi non si nutrono, e vivono solo il tempo necessario per deporre le uova e poi muoiono.

 

I bruchi sono molto voraci e crescono molto in fretta, ecco perché, prima di raggiungere la loro dimensione finale, effettuano fino a 4 - 5 mute. Per la muta il bruco si gonfia fino a far scoppiare la vecchia pelle, della quale si sbarazza con forti movimenti muscolari. Il corpo di un bruco di farfalla è composto da quattrodici segmenti, dieci dei quali muniti di zampette. Quando il bruco raggiunge il suo stadio adulto smette di nutrirsi e cerca un luogo adatto dove trasformarsi in pupa, per esempio sotto una foglia, su un ramo o a terra. Con dei fili di seta si fissa, la sua pelle si lacera e ne fuoriesce la crisalide.
 

All’interno della crisalide succede ora un fenomeno molto strano: le singole cellule dei vari organi del bruco si staccano le une dalle altre, migrano e si riorganizzano formando le ali, le antenne e tutti gli altri organi tipici di una farfalla. Durante questo complicatissimo processo la crisalide perde quasi la metà del suo peso, perché la metamorfosi consuma molta energia e una parte delle cellule viene utilizzata per produrla. La trasformazione completa in farfalla richiede da due settimane a un paio di mesi. Durante una stagione vegetativa possono così nascere diverse generazioni di farfalle. Alcune specie di farfalle sopravvivono all'inverno rimanendo in letargo all’interno della loro crisalide, alcune possono rimanerci addirittura fino a sette anni in attesa che si presenti un clima adatto alla loro riproduzione, altre migrano invece per migliaia di chilometri verso regioni più calde e clementi. Una volta uscita dalla sua crisalide, la farfalla dispiega le sue ali pompando il sangue nelle sue ali ancora accartocciate. Poi vola via.
 

Per permettere alle farfalle di proliferare nel vostro giardino occorre dunque creare un ambiente ideale a tutti loro stadi di sviluppo, ossia:
 

  • per attirare le farfalle nel vostro giardino e permettere loro di nutrirsi: piantate una grande varietà di piante, arbusti e piante erbacee che producono fiori con molto nettare durante tutta la stagione vegetativa.
     

  • per difenderle dai predatori e dare loro un posto tranquillo dove accoppiarsi: lasciate un angolo di giardino con vegetazione abbondante.
     

  • per permettere loro di dissetarsi: create uno specchio d’acqua in cui si possano abbeverare, ne basta anche uno molto piccolo. Inoltre le farfalle amano le pozze di fango in cui possono non solo bere l’acqua, ma anche assorbire i minerali di cui hanno bisogno, quindi una zona di terreno umido le renderà certamente felici.
     

  • per permettere ai bruchi di crescere: piantate le principali piante nutrici di questi bruchi. Fra queste figurano molte apiacee come l’aneto, il finocchio selvatico, la carota selvatica e il prezzemolo, come pure le ortiche e le malve. Una lista più completa la trovate sotto “Elenco di specie indigene che favoriscono le farfalle”.
     

  • per permettere alle crisalidi di svernare: lasciate angoli di giardino indisturbati.
     

  • rinunciate nel modo più assoluto all’utilizzo di pesticidi.

 

Con quali piante posso creare un habitat per la riproduzione delle farfalle?

consulta qui la lista delle piante

 

Quali specie indigene di farfalle potrei attirare nel mio giardino?


consulta qui la lista delle farfalle

E infine, un piccolo trucco per attirare le farfalle e per poterle osservare più facilmente da vicino. Portate a ebollizione 4 parti di acqua e una di zucchero in un pentolino, lasciate raffreddare questo sciroppo e versatelo in un sottovaso. Saturate un tovagliolo di carta con la soluzione e disponetelo al sole su una pietra nel vostro giardino, oppure mettete una pietra nel contenitore, in modo che le farfalle abbiano un posto su cui posarsi: vedrete che accorreranno in men che non si dica, per rimpinzarsi di questa dolce leccornia.

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